"Un bocòn mì, un bocòn tì, un bocòn al càn , ham!"


filastrocca che mi raccontava nonna, armata di tazza e cucchiaio, per rendermi più dolci i bocconi del cibo che non gradivo

giovedì 25 febbraio 2010

Treccia brioches all'arancia


Ho fatto questo lievitato ormai due settimane fa, non l'ho pubblicato subito perché il risultato, nonostante il bell'aspetto, non è stato ottimo come volevo, ma alla fine è venuto meno peggio di quello che mi aspettavo.
Qualcosa non ha funzionato sia nell'impasto sia nella lievitazione, per questo la pasta non ha dato il meglio di sé come avrebbe dovuto. Era però una ricetta per me nuova e volevo essere sicuro che dipendesse da quei fattori e non dalla ricetta in sè, che tutto sommato non ha nè ingredienti nè passaggi strani, ma ho voluto comunque rifarla per sincerarmi. Mi sono ispirato per questo ad una ricetta per brioches vista nel blog di Tania, il suo Dulcis in Furno, trovavo molto carina la forma a cupola delle sue Brioches, e l'idea della lucidatura finale allo zucchero, l'unica cosa che volevo variare erano gli aromi, visto che avevo bella pronta la mia polvere d'arancia.
La particolarità di questo mio lievitato è che sono partito dall'idea di fare qualcosa di briochoso, di cui la ricetta, ma in quel momento avevo fisso in testa i vetebrod visti da Paoletta che però richiedevano un passaggio un po' più lungo e soprattutto una crema di zucchero e burro che mi risultava ostica. Non trovando in quel momento un'idea per sostituirla, ho deciso di seguire la ricetta delle brioches e di formarle come i vetebrod: solo al momento della formatura ho avuto l'idea di aggiungere, oltre all'arancia in polvere nell'impasto, anche della marmellata d'arancia. L'impasto non era proprio adatto per i vetebrod, troppo grosso, poco molle, e appena ho tagliato le fette per attorcigliarle la marmellata è scappata da tutte le parti, vi lascio immaginare la scena, e poi, tanto per rimarcare che non era l'impasto adatto non hanno lievitato più e una volta cotti il tutto è risultato un po' duro e compatto, poco briochoso insomma. Diversamente la treccia si è gonfiata un po' di più e l'impasto è risultato alla fine più morbido. La cosa più bella comunque sono i colori ricchi di mille sfumature dorate e poi il contrasto tra la crosticina zuccherata, l'interno morbido e l'aroma d'arancia profumatissimo.
Vorrei provare a farne una versione partendo da un lievitino, un po' come i panini di zucca, e vedere se risulta ancora più morbida.
Ho deciso poi che proverò a fare anche l'impasto del vetebrod con la marmellata all'arancia, sono impaziente di vedere il risultato.

Treccia Brioches all'arancia
dosi per 2 treccie
ingredienti

-250 gr farina 00
-250 gr farina manitoba
-250 ml di latte
-100 gr di zucchero
-70 gr di burro
-1 uovo
-1 cucchiaino di sale
-1 cubetto di lievito di birra + 2 cucchiaini di zucchero
-2 cucchiaini colmi di polvere d'arancia essiccata
-altri aromi a piacere

per spennellare
-1 uovo sbattuto
-zucchero di canna

Sciogliere il lievito in una parte di latte più i due cucchiaini di zucchero, aggiungere alle farine setacciate e incorporare mano a mano tutti gli altri ingredienti tranne il latte che aggiungeremo un po' alla volta.
Impastare fino a quando risulterà liscio ed elastico, formare una palla, oliare e mettere a lievitare coperta fino al raddoppio. Dividere l'impasto in due, stendererlo su della carta con il mattarello senza pressare troppo. 
Con una spatola stendere uno strato di marmellata d'arancia e una spolverata di zucchero di canna, arrotolare aiutandovi con la carta da forno. Tagliare l'impasto con le forbici  a distanza regolare e spostare di volta a volta il lembo tagliato a destra e a sinistra alternandoli. Spennellare con l'uovo e cospargere di altro zucchero di canna, è più aromatico dello zucchero semolato bianco, e mettere a lievitare almeno 30 minuti, meglio se fino al raddoppio, dipenderà dalla temperatura. Infornare a forno caldo fino a doratura, regolatevi con il vostro forno, quello di mamma è alimentato a legna ed era a 200 gr, in circa 30 minuti era pronto.

12 commenti:

marianna franchi ha detto...

A me il risultato sembra perfetto...che bella forma che hai dato! E'vero, se non si fa attenzione con la marmellata si combina un pò di casini...scappa da tutte le parti, io sto attenta anche per le crostate! Utilissima la polvere d'arancia!!!!
Ciao a presto

Ely ha detto...

a me sembra perfetta, sei davvero bravo a leggere anche i passaggi non andati bene, io mi faccio andar bene tutto :-) mi piace moltissimo la forma e il colore così intenso! posso dire che mi piace molto anche la tovaglietta bianca ricamata? ciao Ely

Tania ha detto...

Ciao! Mi fa piacere se in qualche modo ti ho ispirato e ti ringrazio tanto anche per la citazione :-) Poi mi complimento con te per la treccia che trovo favolosa! Un po' per la foto ma soprattutto per la descrizione che ne hai fatto, sembra quasi di poterla prendere e mangiare! Beh, adesso sono impaziente anch'io di vedere i risultati dei prossimi lavori!

Fabiana ha detto...

Non sarò venuta come volevi ma l'aspetto è fantastico!!! il colore è qualcosa di magico..

Unknown ha detto...

ma falli questi vetebrod che ne hai voglia! =)
ma non è che ti è andata sovralieviazione? Intendo: forse non è stata la marmellata in sé ma il fatto che andava aggiunta prima, a quel che è leggo è piuttosto difficile trovare il bilanciamento perfetrto tra prima e sconda lievtazione (che è il motivo per cui sono TERRORIZZATA) dai lievitati...

Asa_Ashel ha detto...

@marifra79
utilissima la polvere d'arancia, ultimamente la metto ovunque, devo stare attento altrimenti quando non ci saranno più le arance non ne avrò più. Della marmellata non ne parliamo avevo tutte le mani appiccicose, roba da farmi venire un attacco isterico.
@Ely
La treccia tutto sommato è venuta bene, diciamo che sono riuscito a salvarla anche con la cottura. La tovaglietta è una signora tovaglia ricamata a mano dell'800 francese, un regalo che mi sono fatto a Natale. I ricami in in sfilato sono la mia passione.
@Tania
Grazie di essere passata e benvenuta. Era da parecchio che desideravo fare le tue brioches ma come hai visto ho approfittato dell'occasione per fare più cose, quando si ha poco tempo si impara ad utilizzarlo al meglio.
@Fabiana
hai ragione, i colori sono la cosa che mi hanno più entusiasmato, i lievitati mi stregano anche per questo, ma pure il sapore non era male.
@cavoliamerenda
in questo periodo per me il tempo è tiranno, è sempre troppo poco e quindi devo rimandare che queste cose le voglio fare per benino senza aver fretta di finire. Vediamo se ci riesco questo fine settimana. Il problema tecnico invece è stato il seguente: ho impastato troppo poco e ho usato, per una svista, poco liquido. Già quando ho formato la palla di pasta per metterla a lievitare non ero troppo convinto della consistenza, dopodiché ho fatto l'errore di inserirla in una ciotola di plastica, che ho scoperto che non va molto bene per la lievitazione e a quel punto si è come bloccato, nonostante la temperatura della cucina di almeno 28°. Solo quando ho scoperto l'impasto e avvicinato ancora di più ad una fonte di calore è aumentato un po', ma niente in confronto agli altri lievitati che avevo fatto poco prima. La treccia probabilmente si è in parte salvata perché è rimasta in attesa più a lungo rispetto ai finti vetebrod prima di finire in forno e poi la cottura ha fatto il resto.
I lievitati vanno seguiti con molto amore, e un po' bisogna "ascoltarli", a me l'unica cosa che mi terrorizza sono tutte le preparazioni con il burro, dalla frolla alla sfoglia.

Barbara ha detto...

Bellissima, anzi fantastia! Mi fa una voglia...... Ciao, come stai, ci sono poco, ma ti seguo.
Questa treccia devo assolutamente provarla, proprio oggi ho fatto una scorta di marmellata di arance amare, non la comperavo da tanto, coincidenza?! Da quanto leggo un po' piu' di liquido e impasto lungo (metto tutto nel magico Kenwood), ti sapro' dire.
Grazie, a presto

Asa_Ashel ha detto...

@Barbara
ciao carissima da quanto non ci si sente, ti ho pensato proprio oggi mentre stavo mettendo ordine tra gli ingredienti "asiatici" della mia dispensa.
Per quanto riguarda la treccia segui pure la ricetta con i liquidi segnati, sono io che ne ho messo meno di quelli previsti perché avevo letto male le dosi, con kenwood ti risulterà certamente più facile impastare bene gli ingredienti. Mi fa piacere risentirti spero che questa tua lunga pausa non sia dovuta a qualcosa di negativo.

iana ha detto...

OH ASA. Ma che dici? queste mi sembrano davvero la fine del mondo, croccantelle di una bellezza incredibile, il profumo esce dallo schermo! Un saluto dalla tua amica di web pazza scatenata! Hahaha

Unknown ha detto...

ne ho imparata una di più sulla plastica, grazie!
Ultimamente ho fatto il pane alla segale ma voglio rifarlo un'altra volta prima di postarlo, che tradotto significa che non lo posterò mai.. capisco il problema del tempo... io poi peggioro la cosa impastando la sera, poi magari dovrei infornare la mttina presto e invece non sempre ce la faccio a svegliarmi =)

Ouinniu ha detto...

ciao! Stavo girando nella rete alla ricerca di una ricetta per recuperare il pane raffermo e mi sono imbattuta nel tuo blog...
E' f-a-v-o-l-o-s-o e questa treccia è di sicuro uno dei post più invitanti, appena ho tempo voglio provarla ^_^
Complimenti per il tuo spazio, ciaau :)

Anonimo ha detto...

A me leggere questo blog fa male, anzi, malissimo.
Leggo le tue ricette e quasi sempre mi dico che devo provarle. Poi mi girano in testa per giorni, settimane, a volte mesi (per questa dovevo aspettare le arance...), in cui mi ripeto che prima o poi troverò il tempo, fino al momento in cui, anche se il tempo in effetti non l'avrei, mollo tutto il resto e impasto. Solo che poi mi ritrovo a quest'ora, seduta in meditazione davanti al forno ad osservare l'impasto che cuoce e a sniffare il favoloso profumo di arancia che invade la casa, senza aver ancora fatto quasi nulla di quel che avrei dovuto...
Ciao,
L.

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