"Un bocòn mì, un bocòn tì, un bocòn al càn , ham!"


filastrocca che mi raccontava nonna, armata di tazza e cucchiaio, per rendermi più dolci i bocconi del cibo che non gradivo

lunedì 29 marzo 2010

Panini Maialini

Sottotitolo: Festa di compleanno di Baby Bannet.
Ebbene si, anche il più piccolo dei nipotini di casa Bannet ha tagliato il suo primo traguardo, così ieri la chiassosa e numerosa  famiglia Bannet si è trasferita in massa a casa di Sister Bannet piccola e nel di lei giardino, attorniato da tanti alberi e praticelli fioriti. A far da sfondo una bellissima giornata di sole finalmente primaverile, e poi tavolate colme di tante cose buone sia da mangiare che da bere. Mamma Bannet ha contribuito con le sue coloratissime crostate alla frutta e crema alla vaniglia, io invece ho optato per questi panini maialini, in due formati, e il dessert Coppa Ildebranda®, per l'occasione con una crema un po' più rosata di quella che doveva essere dal momento che, per le arance usate per aromatizzarla, ho dovuto usare le sanguinelle. Non vi dico la fatica immane per preparare qualcosa come 3,7 kg di crema, quando ho finito la cucina sembrava un campo di battaglia, schizzi di crema ovunque, macchie rosse, dovute alle arance e ai frutti di bosco, sul piano di lavoro bianco candido che sembravano macchie di sangue, neanche avessi sgozzato qualcuno. E, per i tempi ristretti, ho dovuto partire da casa e passare da mamma lasciando la cucina in quello stato: ho pregato che non mi succedesse niente, vuoi mai che qualcuno entri in casa mia e la trovi in quello stato.
Per questi carinissimi panini, che hanno fatto impazzire i bambini, ma pure i grandi, sono partito da una ricetta presentata a suo tempo da Gaia di Profumo di mamma, preparata  per la festa di  compleanno della sua piccola Lenticchia: l'idea le era stata suggerita da Stefano Spilli che le aveva proposto questa rivisitazione di Giséle Pardini di alcuni  panini dolci. Ero rimasto stregato da questa idea pure io e l'avevo segnata come assolutamente da provare. Allora però avevo appena iniziato a lavorare sui lievitati e ho dovuto imparare un po' di trucchi del mestiere prima di avere quel poco di esperienza necessaria per farli, non che siano difficilissimi da fare, ma quel minimo di sicurezza nel muoversi aiuta molto in questi casi. Con le dosi che vedrete di seguito si ottengono circa 60 panini.

Panini Maialini

per l'impasto
-500 gr. di farina (io ho usato 0 )
-70 gr. di olio d'oliva
-250 gr. di acqua
-30 gr. di zucchero
-8 gr. di sale
-25 gr. lievito di birra fresco *

per il ripieno
-würstel di suino




* usare questa quantità di lievito prevedendo 2 ore di lievitazione

 Volendo ottenere più di 60 panini io ho ricalcolato le dosi per 750 gr. di farina e, per ottimizzare i tempi ho impastato la sera con l'idea di infornare in tarda mattinata usando quindi una piccola percentuale di lievito, 9 gr circa e lasciando lievitare per una decina di ore, in questo modo avrei ottenuto un impasto più digeribile e con il sentore di lievito molto più delicato. Sarà stata la temperatura stabile di casa e sarà stato il lungo impasto a mano, fatto sta che già dopo quattro ore era già bello gonfio. Quando sono andato a dormire era già quasi al limite della ciotolona e sono quasi convinto che sia andato in sovralievitazione, così per sicurezza al mattino l'ho messo in frigo giusto per tenerlo buono un po' mentre lottavo con la crema all'arancia. La quantità di sale l'ho decisa io in base alla mia esperienza perché la ricetta di Gaia non lo riportava nella lista degli ingredienti,  forse per una svista, ma era presente nella lavorazione. Sono benvenuti i consigli su questo particolare perché è un punto su cui ho sempre dubbi, fosse per me ne metterei sempre poco ma qualcuno poi lo trova insipido.

Aggiornamento del 31/04/2010 :  Gaia ha controllato la ricetta originale e mi ha dato le indicazioni per le dosi corrette di sale, 8 gr. che riporto anche tra gli ingredienti.

Sciogliere il lievito nell'acqua a temperatura ambiente insieme allo zucchero, qui confesso che ho avuto qualche dubbio perché ho sempre letto che non bisogna mettere a contatto il lievito con una grossa quantità di zucchero, io stavo usando 9 gr di lievito assieme a 45 gr di zucchero , così per sicurezza ho messo nel liquido solo mezza dose di quest'ultimo e il resto l'ho mescolato alla farina setacciata nella ciotolona. Si amalgamano i liquidi alla farina e da ultimo si aggiunge il sale. A questo punto ho iniziato ad impastare e ho notato che il tutto era troppo secco, ma non volevo aggiungere più acqua delle dosi per il timore di combinare un disastro, poi, improvvisamente, mi sono ricordato che non avevo messo l'olio e a quel punto ho tentato un azzardo, ho steso e aperto un po' l'impasto e ho aggiunto l'olio poco per volta: temevo di aver combinato un guaio, ma fortunatamente è andato bene tutto lo stesso: i soliti errori da principianti, giusto per ricordarmi che ne ho ancora tanta di strada da fare.
Quando l'impasto è pronto stendetelo ad un'altezza di circa 5 mm, io l'ho tenuto anche un po' più sottile perchè mi sembrava che non mi venissero i quantitativi previsti: vi consiglio di lavorare un po' di impasto alla volta e di coprire il resto altrimenti tende a seccarsi un po'. Tagliatelo con un coppapasta rotondo del diametro di 7 cm e poneteci al centro una rotellina di würstel che, per coerenza, io ho usato di suino ma, se preferite, potete mettere anche quelli di pollo e tacchino che sono un po' più leggeri. Per la formatura vi rimando al post originale di Gaia dove vedete un passo passo fotografico molto utile per capire come muovervi. Mettete le palline su una leccarda rivestita di carta da forno, io ne mettevo 20 alla volta ,e preparate i nasini con delle palline schiacciate e le orecchie con dei triangolini. Per il naso e gli occhi aiutatevi con uno stuzzicadenti.
Confesso che non è stato facile capire come assemblare il tutto, ma poi uno dopo l'altro capirete come meglio muovervi, e se vi fate aiutare sarà un po' meno difficoltoso, basta dividersi i compiti tipo catena di montaggio, uno prepara le varie parti e l'altro monta i pezzi. Non è stato facile capire come bagnare queste piccole parti per poterle incollare al corpo centrale. Io ho risolto così: riempivo di acqua un cucchiaino e di volta in volta vi portavo vicino un lembo dell'impasto, quel tanto che consentiva di poterlo poi saldare: sembra una stupidata ma mi ha velocizzato molto le operazioni di assemblaggio. Da utlimo vanno spennellati con un po' di latte, anche questo non è proprio facile visto le ridotte dimensione, io ho risolto spennellando veramente in modo blando e ho visto che è andato bene lo stesso. Infornare a forno caldo, Gaia cosigliava a 180° per circa 15 minuti o comunque a doratura, ognuno conosce il proprio forno e si baserà di conseguenza, noi abbiamo infornato a più di 200° per 15-18 minuti.
Una volta fatti una sessantina di maialini ci restava poco tempo, io ormai ero sfatto così, visto che l'impasto era pronto ho deciso di fare dei semplici pani, ma poi, illuminazione improvvisa, perché non formarli in quel modo carinissimo che volevo sperimentare visto nel blog di Maurina Comfort Food ?
Seconda illuminazione, così finisco pure i würstel, perché non travestirli da mamma e papà maialini?

Ecco, questo è il mio contributo a questa ricetta: ho steso l'impasto in rettangoli larghi un po' più della lunghezza dei salamini, che ho tagliato in due parti per stenderli meglio, e alto una volta e mezza questi, ho arrotolato per tre quarti e nell'ultimo quarto ho inciso queste righe spennellate con un velo di olio di oliva e ho giocato un po' con gli incroci giusto per ottenere un effetto movimentato. ho formato le orecchie con due triangoli di pasta, fatto i fori per gli occhi e il naso, spennellato con il latte e infornato per circa 25-30 minuti. Che dirvi, la soddisfazione è stata grande, a riprova di ciò non è rimasto nemmeno un maialino.
Post fiume come mio solito, ma visto che non scrivevo da un po' ci può stare. Ringrazio tutte le persone che sono passate in questi giorni, spero di ritornare presto ad essere più assiduo, che se non preparo almeno un lievitato a settimana mi viene il mal di lievitati.

Le foto sono improvvisate e un po' bruttine, ma tant'è, ho una scusa buona per rifare la ricetta.

25 commenti:

La Gaia Celiaca ha detto...

li avevo visti da gaia, li rivedo da te. proprio bellini.

alla prima occasione cum pargolibus s'hanno da fare assolutamente!

e non fare il modesto con sta storia di principiante sui lievitati. se tu sei un principiante io che sono, una bambina del nido?

Asa_Ashel ha detto...

@La Gaia Celiaca
l'unica cosa che non ho scritto è che si deve armare di molta pazienza, ma magari se li fai con i pargoli vi divertite pure.
Per quanto riguarda il principiante mi riferivo al momento in cui Gaia aveva pubblicato il post, qualche giorno prima io avevo fatto il mio primo lievitato. Insomma, a conti fatti ho iniziato a far pasticci con i lievitati a novembre, non posso sicuramente definirmi un esperto, appassionato si ma esperto no.(vedi l'episodio dell'olio per tacere di quelli che non riporto).

Federica ha detto...

Probabilmente non avrei tanta pazienza per la formatura (almeno, non tanta da poterne fare 60!) e magari non sarei nemmen capace però sono SIMPATICISSIMI. Altro che principiante, sei proprio BRAVO ^_^ Ciao, buona giornata

Gaia ha detto...

Asa, sei stato bravissimo!!
e' un lavorone preparare tutti quegli orecchi, nasi, assemblare, bucare...
Ho ricontrollato la ricetta: l'origniale diceva 8 gr di sale.. (ci hai quasi azzeccato!) ora correggo il post.
Per il contatto zucchero-lievito, non dovrebbe essere un problema: lo zucchero, come il malto, favoriscono la lievitazione. Sono sicura, come sai bene anche te, che sia il sale il grande nemico del lievito!
Complimenti anche per l'idea del babbo e mamma maialini!
un bacio

Joshua ha detto...

Premetto che non ho letto il post ma solo visto le foto!!
Sono bellissime, mi viene già fame :)

Unknown ha detto...

Non ci hai raccontato lo stupore che hai sicuramente suscitato tra i commensali, e l'espressione gioiosa di tuo nipote. Sono sicura che sono rimasti tutti a bocca aperta! Non li avevo mai visti questi simpatici panini a forma di maialini, ma come te ho un file nei preferiti : "Assolutamente da provare" e l'ho appena salvata, perchè sono davvero uno spettacolo e tu sei stato bravissimo! Si vede che c'è Amore dietro le tue creazioni; ingrediente fondamentale, a mio avviso.

Rosa ha detto...

Ma che belli...
Se proprio dovessi avere voglia di rifare la ricetta.. beh c'è sempre il Diva & Nonna alle porte ;)

Ely ha detto...

ohhhhhhhhhh ma quanto sono belli??? mi sarebbe spiaciuto quasi mangiarli!!! sono meravigliosi e mi segno la ricetta per eventuali feste :-)))) ma anche la coppa Ildebranda® aiuto deve essere golosissia e che quantià industriale ne hai preparata..... sei stato davvero in gamba io con le quantità big vado in tilt! a presto Ely

Anonimo ha detto...

Ma ti sono venuti benissimo... sia i piccolini che mamma e papa'!!! Sono contenta di averti dato uno spunto per la realizzazione. Davvero complimenti. A presto ...

Asa_Ashel ha detto...

@Federica
effettivamente ci si deve armare di tanta pazienza e non solo, perché a forza di spostare, tagliare, incollare sei lì che ti pieghi di continuo e alla fine il mal di schiena arriva...ma poi passa quando vedi che tutti apprezzano. Grazie dei complimenti sei sempre molto carina.
@Gaia
Grazie per la precisazione, correggo subito le dosi del sale. Probabilmente mi sono preoccupato eccessivamente io, perché lo zucchero diventa un problema quando il lievito ne resta a contatto per molto tempo, ma forse, scioglendolo in acqua il problema non si pone più. E' un aspetto che voglio approfondire.
L'idea dei maialini grandi è piaciuta pure alla mia schiena, visto com'era dolorante dopo aver fatto la sessantina di maialini piccoli. I due grandi in 10 minuti li prepari, e la particolare fragranza del pane quasi quasi si apprezza meglio.
@Joshua
Se vieni a quel benedetto raduno, tu sai di cosa parlo, avrai modo si assaggiarli.
@Monella Golosa
E' vero, gli ospiti sono rimasti tutti a bocca aperta e non c'è stato nessuno, dai bambini agli adulti che abbia rifiutato mi mangiarne almeno uno. Io poi ho giocato un po' d'astuzia arrivando con un bel cesto coperto con un canovaccio, creando l'atmosfera giusta per un momento di suspense. E la cosa che mi è piaciuta di più è stato vedere il sorriso sulle labbra di tutti, parevano diventati tutti bambini. Gazie per le belle parole che mi scrivi.
@Rosa
ci saranno, ci saranno, ma te vedi di mantenere il segreto, dev'essere una sorpresa per gli altri.
@Ely
Ai tuoi bambini piaceranno senz'altro, e daranno un tocco gioioso a qualsiasi festa dove i bambini sono protagonisti. Poi sono dei bocconcini, finger-food praticissimi in quelle situazioni. La coppa Ildebranda è molto buona ma non eccessivamente dolce, piace anche a chi non ama molto i dolci. Farla per quelle dosi è una faticaccia, l'importante però è avere una frusta elettrica potente.
@Maurina
Grazie, sei molto gentile. La tua versione comunque la farò a breve, ho recuperato gli ingredienti che mi mancavano. Questi panini improvvisati mi sono stati utili per capire meglio i passaggi della formatura che, nella loro semplicità io li trovo bellissimi.

Enrico Siringo ha detto...

Cielo, il tuo blog profuma di pane *.*

Asa_Ashel ha detto...

@Enrico
benvenuto e grazie, il tuo commento nella sua semplicità lo trovo bellissimo.

Che poi, ora che osservo bene ultimamente ho presentato quasi tutte ricette di pani e lievitati: c'è poco da fare, anche se richiedono molto tempo mi danno tante soddisfazioni.

iana ha detto...

eccoli! Era qualche giorno che mi appariva come promemoria ma pi non riuscivo a vederli! Che carini... la variante col corpo poi è veramente la fine del mondo... mi sa che a questi non si può sfuggire... non mi piace tanto il wurstel ma qualcosa m'inventerò!;)

Fabiana ha detto...

è da un po’ che non ti si vede!!! ma con questa ricetta ti fai perdonare alla grande. sono davvero belli sia i bimbi che mamma e papà!! (è bellissimo il corpo intrecciato) un bacio Faby

Mauro R. ha detto...

Meravigliosi e sposo pienamente la scelta di mettere meno lievito e lasciar lievitare di più. Senza dubbio, oltre alla digeribilità, hai acquistato anche in morbidezza.

luce ha detto...

Niente da dire, tanto di cappello per la pazienza nella lavorazione e per il risultato creativo della mamma e del papà Piggy.
Prometto di provarci quando avrò la collaborazione di mia sorella che è la precisa in cucina :-)
Bravo!
Un cordiale saluto e buone feste Paquali

lavecchiaMarple ha detto...

e garantisco che sono buonissimi! :)

Chiara ha detto...

capitata per caso....tornerò per scelta!

Asa_Ashel ha detto...

grazie a tutti di essere passati e grazie per gli auguri pasquali. I panini maialini sono divertentissimi, un po' ci si stanca forse con la formatura, ma se proprio non ce la fate a farne tanti buttatevi sulla mamma e il papà, in 10 minuti li fate.
@Mauro Ronchi
hai ragione, nei miei ultimi esperimenti con i lievitati ho ridotto il lievito di birra drasticamente e lasciato lievitare molto a lungo. Il risultato finale ne guadagna alla grande.
@Chiara
benvenuta, se passerai ancora mi farà solo piacere.

Mauro R. ha detto...

Eh sì...la lievitazione è stupenda perchè ripaga sempre il tuo essere pazienti. Complimenti ancora.

Damiana ha detto...

Ma che simpatia mettono subito allegria.Un'idea davvero originale,da rifare subito.Complienti!

Anastasia ha detto...

Che belli questi maialini e che bello il tuo blog!
Complimenti ti seguirò senz'altro e... a giudicare dalla citazione lì in alto,
dovremmo essere anche piuttosto..
"vicini di casa"... io son torinese e tu?
^_^ A presto!
Ciao Any

giardigno65 ha detto...

che meraviglia!

Asa_Ashel ha detto...

@Damiana, Anastasia, giardigno65
benvenuti, è sempre un piacere fare nuove conoscenze.
@Anastasia
io sono veneto, vivo in una zona a cavallo tra più province, Vicenza Treviso e trento e quella che hai letto è una filastrocca che usava molto da queste parti, ma a quanto pare è diffusa in tutto il nord Italia se anche a Torino si conosce.

Anonimo ha detto...

Son passata di qua perché Figlia Piccola voleva proprio rivedere i panini del suo compleanno.
Ti lascio un saluto,
L.

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