Domenica mattina, indugiare pigramente nel tepore delle coperte e osservare i raggi di sole che entrano dalle fessure delle finestre, quel sole tanto desiderato in questo inverno freddo e grigio che non sembra finire mai.
Ieri ho dedicato parte della giornata a sfornare lievitati, nella cucina di mamma con il suo meraviglioso forno alimentato a legna che regalava all'ambiente un calore stabile e alla giusta umidità, tanto che gli impasti raddoppiavano il volume ad una velocità sorprendente. E' stato strano avere mamma accanto che faceva la parte dell'aiutante e non di quella che dirige i lavori e l'ho sorpresa spesso ad osservarmi meravigliata quando lavoravo con sicurezza gli impasti sul piano di lavoro. E poi passare le ore a chiaccherare di questa mia passione per i lievitati, e di tutte le belle persone che ho conosciuto indirettamente tramite il blog, e parlarle di questo desiderio di fare la pasta madre che però un po' mi terrorizza perché ho paura di non avere la costanza e il tempo per seguirla e spiegarle i metodi che avevo letto in rete per ottenerla. Lei ha avuto una sorta di illuminazione e si è ricordata quando da piccola accompagnava la madre e le vicine a fare il pane nel forno del paese con questa cosa misteriosa che portavano coperta con un piatto, e non capiva perché non lo potessero fare quando volevano ma soltanto quando quella cosa era pronta. E poi ricordarsi le voci delle donne che si chiamavano dalle finestre per sapere quanti giorni mancavano per poter fare il pane, chi due giorni, chi otto giorni ed era un via vai di richieste di prestiti di impasto e di crediti futuri.
Erano un po' di settimane che seguitava a chiedermi di rifarle i panini alla zucca che le erano piaciuti molto, anche perché non voleva buttare quelle che restavano da utilizzare, e poi era curiosa di vedere questo impasto di pane con lo yogurt che a me piace tanto, io invece avevo in testa da giorni il Vetebrod un lievitato visto da Paoletta nel suo blog Anice&Cannella, del quale mi ispirava da morire non l'impasto in sè ma la formatura, e da ultimi dei biscottini all'arancio visti da Letizia nel suo blog sogni di zucchero che mi sembravano abbastanza facili e veloci, o perlomeno alla mia portata.
Quindi nell'ordine ho preparato due pani ripieni di spinaci, panini alla zucca, una brioche a forma di treccia e delle brioschine annodate all'arancia, e i biscottini sempre all'arancia. Alla cena ha pensato mamma che io ero troppo preso dai miei impasti.
I due pani mi sono venuti perfetti, lievitati meravigliosamente e la cottura li ha colorati di mille sfumature.
Le brioches all'arancia invece hanno avuto qualche problema, credo di aver lavorato troppo poco l'impasto e aver aggiunto troppo poco liquido, il latte in questo caso, nel timore di esagerare, dopodichè è stato messo a lievitare in una ciotola di plastica che credo non sia ideale per questo uso. La lievitazione non partiva nonostante il calore della cucina, fino a quando non ho tolto la pellicola che copriva l'impasto nella ciotola. E' lievitato ma niente in confronto degli altri due che sembravano scoppiare. L'impasto in teoria avrei dovuto formarlo come i panini alla zucca, ma avevo una voglia matta di provare la forma dei Vetebrod anche se ho scoperto che non era proprio quello adatto per questo impasto. Non sono venuti molto bene perchè in cottura non si sono gonfiati come mi aspettavo, ma probabilmente è dipeso da tutti i problemi precendi. La treccia invece mi è venuta bene, ha gonfiato discretamente e i colori sono meravigliosi. Nei prossimi giorni pubblico un post con la ricetta e le foto. Ultima considerazione, per questi lievitati ho usato il lievito di birra fresco e ho avuto la conferma di quello che pensavo: non mi piace il retrogusto di birra che lascia, preferisco di gran lunga quello disidratato perché è meno marcato il sapore.
Dei biscotti l'unica cosa che posso dire è che ci odiamo a vicenda, a me non piacciono e io non piaccio a loro, così per farmelo capire senza fraintendimenti hanno pensato bene di spatasciarsi. Non pubblico nememno le foto perché sono impresentabili.
Ma questa mattina ho voluto proprio godermi una colazione di arancio colorata, con i panini di zucca, le briochine all'arancia, un the lady grey e degli spicchi d'arancia gustosissimi.
13 commenti:
Che splendida domenica mattina che devi aver avuto, a me le brioscine all'arancia sembrano così carine...il lievito invece a me quello di birra fresco piace tanto... sia l'odore che il sapore, certo meglio la pasta madre però fosse per me penso che neanch'io avrei la costanza di starci dietro, meno male che ci pensa il marito ;)! Buona fine domenica allora! Un saluto
ed io che ancora non ho riprovato a fare i zaleti!
p.s.: ho segnalato questo blog ad un mio amico che condivide questa passione per gli impasti.
che bello poter condividere con qualcuno che si ama il piacere di cucinare e non solo anche i ricordi e scambiarsi consigli, per il lievito madre non avere paura prova a farlo è una tale emozione, a me dopo due anni per un trasloco da montagna a casa poi è morto e la mia amica Lo me ne ha regalato un pezzo del suo, ed è uno splendore oramai fà parte della famiglia, se non lo rinfresco io lo rinfresca mio marito, per il lievito fresco io non lo uso più, anche a me non piaceva il retrogusto che lascia nei lievitati, preferisco il disidratato anche perchè mi sembra che gonfi meno, belle le briochine e i panini aspetto ricetta! buon inizio settimana ciao Ely
Trovo bellissimo avere qualcuno accanto per poter condivire le proprie passioni e lo è ancora di più se quel qualcuno è la propria madre! Sai che anch'io ormai ho mia madre che prende ordini da me e non li da più eheheheh!!! Stiamo diventanto più bravi noi! Complimenti per questi capolavori... per il livito fresco io cerco sempre di metterne poco perciò faccio un poolish prima, mi permette di ridurlo tantissimo...ho fatto le baguette con solo 6 grammi! Però faresti bene a buttarti con la pasta madre...anch'io dovrei provare dato che abbiamo la stessa passione per i lievitati!
Ciao buona settimana
i vetebrod ci hanno contagiati!!
anche io ieri sera li ho fatti, seguendo la ricetta di paoletta, e ho subito riconosciuto la loro buffissima forma nella foto che hai messo!
;-)
ps. ho avuto un fine settimana-tour de force di panificazione simile al tuo..
Da quanto tempo non ho un risveglio così tranquillo come il tuo!!!! il mio risveglio domenicale di solito è caratterizzato da due scimmiette urlanti che saltellano sul letto...
A parte questo complimenti: sono talmente belli ed invitanti che sembra di sentirne il profumo....
@iana
sarai fortunata no! Averlo un marito così. Ma non siete mai in disaccordo quando lavorate su qualche ricetta?
@LVM
appunto, se non li fai questi zaleti quando li assaggio. Per caso l'amico ha un nome che inizia con L e finisce con otto?
@Ely
ci sto pensando seriamente al lievito madre, ma devo coinvolgere per forza anche mamma, più che altro per usarlo perché io da solo non è che posso sfornare a gogò solo per me. Anche tu con un marito che ti aiuta in cucina, evviva, chissà che i maschi migliorino anche attraverso queste cose. La ricetta la sto studiando attentamente per capire dove ho sbagliato, non vorrei dare indicazioni errate, ma ormai ho individuato le pecche.
@marifra79
si, è bello condividere direttamente con altre persone queste passioni, anche se poi ci sono fasi, tipo quando si lavorano gli ingredienti, che sento molto intime, è quasi un rapporto d'amore con l'impasto. I panini alla zucca sono stati lavorati con il poolish, effettivamente è un passaggio che vorrei fare per ridurre il lievito, ma non sono ancora così esperto da capire fino a che punto posso stravolgere una ricetta. Buona settimana anche a te.
@Gaia
guarda, i vetebrod mi hanno stregato per la formatura, da quando ho visto il video della ricetta ho deciso che volevo farli, ma l'idea della crema al burro non mi andava a genio. Ho tentato un azzardo con questa brioche ma probabilmente l'impasto non è adatto e comunque non era lievitato bene. Ho già deciso che lo riprovo. Per me questi tour de force sono ancora appaganti e divertenti anche se stancanti, per te invece?
@Fabiana
Uno dei pochi vantaggi di vivere solo è che puoi dormire quanti ti pare, a meno che i vicini del piano di sopra non decidino di mettere il cd di Gigi D'Alessio a tutto volume. Ma vuoi mettere quanto più bello è svegliarti con qualcuno accanto che ti vuole bene? Grazie dei complimenti.
@ Asa: no, non è il L***otto, ma un suo (e mio) carissimo amico
la forma di questi vetebrod la darei a qualsiasi cosa da quanto mi ha affascinato!
Lo sai che non riesco a credere che tu non vada d'accordo con i biscotti? Ti facevo un tea addicted...
PS: ho postato la foto così vedi che cosa sono i cenci =)
@cavoliamerenda
certo che sono un tea-addicted, però mi piace accompagnarlo con torte, brioche, e lievitati vari. I biscotti no, non mi attirano, io poi non inzuppo niente nel the, mangio e bevo separatamente.
Ciao è la prima volta che visito il tuo blog: sono diventata una tua sostenitrice perchè mi piace veramente tanto!!! I pani alla zucca non li conoscevo, e io sono un'amante della zucca, quindi inutile dirti che li proverò, ma poi... queste brioche sono fantastiche!!! Hanno una forma particolare, mi piacciono, hanno l'aspetto davvero invitante! Tralaltro anch'io sono un'appassionata di lievitati (non ai tuoi livelli però, eh?) mi piace tanto impastare ed è uan passione che ho scoperto dopo i miei 30 anni... meglio tardi che mai! eheheheeh
Mi spiegheresti come hai fatto a conferire la forma a questi vetebrod? Non mi riferisco alle girelle ma alle altre di forma indefinita ma bellissima! (^_*)
Grazie ciao ciao
@luna
benvenuta, grazie del commento, dell'entusiasmo e della fiducia, ma attenta, io sono un appassionato di lievitati ma sono ancora alle prime armi quindi sono ancora pieno di dubbi e lacune da correggere, ma che dirti, la materia mi piace quindi non mi pesa provare e riprovare. Le brioches che vedi nella foto sono ispirate ai vetebrod solo per la forma perché l'impasto è leggermente diverso. Non ho pubblicato la ricetta perché ho sbagliato qualcosa e il risultato, anche se bello esteticamente, mi ha dato una pasta piuttosto dura e compatta. A giorni lo riprovo e vedo se riesco a migliorarlo. Per la forma tutto sommato non è difficile, è un po' complicata da spiegare. Se segui il link che ho segnato del post originale di Paoletta, troverai anche la segnalazione di un video dove si vede la formatura, è un po' lungo, si vede dopo la seconda metà. In linea di massima quando hai arrotolato l'impasto lo tagli a fette, ne prendi una tenendola con le mani parte per parte e l'attorcigli come se fosse un fiocco o un 8 (in teoria due volte, io più di un giro non ci riuscivo perchè l'impasto era troppo grosso). Dopodichè fai baciare i due lati del "fiocco" e posi sulla placca del forno in verticale. Qui devi fare attenzione, perché se il fiocco cade ti esce una specie di girella. Sono quasi sicuro che non avrai capito molto da questa spiegazione, ti consiglio quindi di vedere il video. I panini alla zucca te li consiglio vivamente, sono buonissimi, ne vanno matti oltre a me e a mamma anche i miei nipotini, che di mangiare zucca non ne vogliono proprio sapere.
Grazie!!! Ho capito perfettamente!!! Devo assolutamente provarli!!! Sperando però che le parti "baciate" non si stacchino!!! Ti farò sapere, eh?
Volevo dirti che se sei su Facebook o su msn potremmo metterci in contatto, così ci scambiamo opinioni sui nostri esperimenti lievitati...
ciao ciao
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