"Un bocòn mì, un bocòn tì, un bocòn al càn , ham!"


filastrocca che mi raccontava nonna, armata di tazza e cucchiaio, per rendermi più dolci i bocconi del cibo che non gradivo

giovedì 11 novembre 2010

un "fiume" solidale


Scrivo spesso di me giocando con le parole come fossero ingredienti, scegliendole, combinandole tra loro. A volte parlo della mia famiglia, di alcuni amici, degli affetti e dei desideri, dei pasticciamenti in cucina, cercando sempre di rimanere sospeso su un filo sottile che separa il vissuto privato dalla condivisione pubblica.
Parlo raramente della mia terra, dei luoghi dove sono nato e in cui ho vissuto, il Veneto.
Spesso provo rabbia e insofferenza per come in questi ultimi anni è stata violentata da un punto di vista culturale e per lo sciacallaggio che ne è stato fatto del suo territorio, un microcosmo di paesaggi che va dalle montagne al mare, con perle come le Dolomiti e la laguna di Venezia. Nel mezzo campagne sterminate punteggiate di campanili, città medievali murate, ville palladiane e centri storici d'eccellenza,  e un arco collinare dolcissimo che precede le montagne e che ha forgiato, con le sue anse, i saliscendi i suoi silenzi ovattati, parte del mio sentire.
Se avete voglia di annoiarvi un po' ne ho scritto qui.
E' lo stesso Veneto che in questi giorni ha lanciato un grido d'aiuto, quando ha avuto la sensazione di sentirsi come abbandonato a sè stesso dopo che un'alluvione ha violato in modo immane parte del suo territorio, inondando città, paesini, migliaia di ettari di terreno, distruggendo coltivazioni di ortaggi, e centinaia di serre, causando tre morti, quasi 3.000 sfollati e coinvolgendo in vario modo circa 500.000 persone. Colpendo particolarmente tre province, Verona Vicenza e Padova, mettendo in ginocchio interi distretti economici già provati dalla crisi, facendo perdere a molte famiglie ogni avere e con essi i simboli dei loro affetti e della loro storia. Portandosi via nel pieno dell'onda anche centinaia di migliaia di animali d'allevamento, tacchini, polli, conigli, maiali e mucche.

             

I veneti difficilmente esprimono il loro intimo, spesso per una cultura della riservatezza intrisa nel territorio, qualche volta perché mancano le basi culturali che permettono di esprimersi con la giusta proprietà di linguaggio così, nella peggiore delle ipotesi, a parlare spesso sono le persone che farebbero meglio a stare zitte.
Ma anche chi non parla ha necessità di una valvola di sfogo ed è per questo che scatta la voglia di fare qualcosa, di darsi da fare per risolvere in parte i problemi, tenere le mani occupate per non lasciare che il silenzio si prenda troppo spazio facendo cadere tutto nel dimenticatoio: si spiega anche così la straordinaria risposta alla richiesta di aiuti da parte di volontari che si sono messi a disposizione delle zone più colpite, per pulire, mettere in ordine, salvare il salvabile, procurare una lavatrice, una stufa a legna o per scambiarsi una pacca sulle spalle: cittadini comuni, studenti, pensionati, extracomunitari che si sentono ormai parte della comunità, tutti con le ramazze in mano e gli stivali di gomma ai piedi nel segno della solidarietà più vera.
Ma i danni sono stati tanti e molti hanno perso tutto.  

Mi presto anch'io quindi a pubblicizzare l'iniziativa per  raccolta fondi di solidarietà per le zone colpite dall'alluvione attraverso vari canali:

Intestatario del conto corrente messo a disposizione per la raccolta di fondi per gli alluvionati è la REGIONE DEL VENETO, Dorsoduro 3901, 30123 Venezia.

Riportiamo qui di seguito i dati completi per poter effettuare il bonifico bancario:
IBAN: IT 62 D 02008 02017 000101116078, Banca Unicredit,
Intestatario: REGIONE DEL VENETO, Dorsoduro 3901, 30123 Venezia
Causale: "Emergenza alluvione novembre 2010"
Con l'occasione si ricorda inoltre che è possibile aderire all'iniziativa anche inviando un SMS al seguente numero:
45501 con il quale saranno donati €.2,0


Le foto in bianco e nero sono di Laura Callegaro e sono state prese da questo sito.
Qui altre notizie per chi volesse approfondire l'argomento volontariato.

9 commenti:

accantoalcamino ha detto...

Grazie Asa........

La Gaia Celiaca ha detto...

grazie asa per questa segnalazione
le foto dicono più di mille parole.
bellissima quella del "vecio" che mette in salvo le galline sulla barca, fa capire quale dev'essere la situazione.

Alessandra ha detto...

Mi viene male, ho molti parenti in Vento e sono cosi' lontana...

Alessandra ha detto...

Ho scritto Vento invece di Veneto, che strano!!!

accantoalcamino ha detto...

Ciao Asa, sono passata per augurarti una bella domenica, cosa stai preprando di buono? ..O sei dalla mamma? Che curiosa ;-)

Asa_Ashel ha detto...

@tutti
grazie della solidarietà
@accantoalcamino
in questo periodo non riesco a dilettarmi con niente, ho lavorato tutto il week end in ufficio, così non ho fatto caso a questo tempo balordo che ormai mi fa girar le palle!
Spero di tornare presto a postare qualcosa, quello che ho in archivio non mi piace tanto, devo preparare qualcosa di nuovo.

accantoalcamino ha detto...

Ciao Asa, un saluto..........

La Gaia Celiaca ha detto...

tutto bene asa, dove sei?
ho guardato anche di là, ma vedo che non scrivi da un sacco...

ti aspettiamo!

Unknown ha detto...

Passo di qua per lasciarti un abbraccio, è da un pò che non ti leggo, spero che tu stia bene...

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