Queste vacanze appena trascorse sono state per me piuttosto insolite: per la prima volta dopo tanti anni non mi sono abbronzato, non mi sono steso al sole rimanendo immobile come una lucertola a catturare attraverso la pelle i suoi raggi dorati. E' sempre stata un'abitudine molto simile ad un' esigenza, come se a richiederla fosse stato il mio corpo. Il sole è sempre stato per me un fautore dell'equilibrio psico-fisico, mi aiutava soprattutto a sciogliere le tensioni, mi scaldava i reni e per per questo stimolava la diuresi del mio corpo sempre un po' lacunosa. Negli ulitmi anni l'appuntamento con la tintarella però veniva procrastinato sempre più in là nel tempo, fino a concentrare il tutto in una ventina di giorni in pieno agosto. Forse cambiano le esigenze del corpo con il passare del tempo e del suo mutare, forse sono io che ho trovato dei sostituti al sole e per questo ne sento meno la mancanza.
Sostituti come questa crema di pesca, così mi piace chiamarla, perchè è più densa di un succo ma meno corposa ed elaborata di una confettura. Qualcuno la chiama mangia e bevi, ma io lo trovo un appellativo orrendo quindi preferisco chiamarla crema, voi fate come vi garba meglio.
La pesca è uno dei miei frutti preferiti, nella varietà a pasta gialla, e d'estate vivrei praticamente di macedonie di pesche e yogurt con qualche piccola briosche come contorno.
Confesso che durante queste vacanze d'agosto, dopo aver portato a temine tutte le incombenze tralasciate, mi sono concesso delle lunghe pause di ozio, riuscendo finalmente a ritagliarmi tutto il tempo che volevo da dedicare ai miei amati libri; ore ed ore steso sul divano a leggere con una soddisfazione che solo chi ama la lettura può capire. Voglia di mangiare e di cucinare pari a zero, in quei momenti avevo altro che mi appagava i sensi e la mente. Ma, per tutti quei momenti in cui scattava un languorino, trovavo stipati nel frigo un buon numero di vasetti di crema di pesca che, di solito, verso in un bicchiere e mangio con il cucchiaino, ma in quei frangenti inzuppavo spudoratamente i biscotti direttamente nel vasetto; una goduria unica.
Ecco, se penso a queste vacanze appena passate mi vengono in mente solo i libri e i biscotti inzuppati nella crema di pesca, come se non mi fossi nutrito d'altro.
Non so di chi sia la ricetta originale, l'ho scoperta l'anno scorso mentre passava da un blog all'altro ogni volta un po' rimaneggiata, perché ogniuno cerca in qualche modo le proporzioni che preferisce tra gli ingredienti.
La ricetta che allego è stata elaborata a mio gusto, se si preferisce più liquida si aggiunge altra acqua ma bisogna aumentare in percentuale anche la quantità di zucchero, tenendo ferma quella delle pesche.
E' ottima anche come soluzione per far fuori grandi quantità di pesche se non avete voglia o tempo di fare marmellate o confetture, perché la preparazione è decisamente più veloce.
Crema di Pesca
Ingredienti
-1 kg di pesche tagliate a fette
-500 gr di acqua (½ litro)
-250 gr di zucchero
-succo di ½ limone
Con queste dosi si ottengono
-2 vasetti da 500 ml
-1 vasetto da 250 ml
-1 vasetto da 125 ml
Pulite e tagliate a fette un kg di pesche. Io preferisco togliere l'eccesso della parte filamentosa attorno al nocciolo, in questo modo la crema sarà più dolce e con un colore più dorato.
In una pentola, una 3 litri può bastare, preparate uno sciroppo con l'acqua e lo zucchero, mescolando per scioglierlo bene. Da momento che parte il bollore lasciate bollire per 3 minuti senza mescolare, dopodiché aggiungete le pesche e mescolate di tanto in tanto perché vengano tutte a contatto con lo sciroppo. Procedete la cottura per 6-7 minuti, spegnete e versate il succo di limone. Date un'ultima mescolata e lasciate riposare per 2 minuti. A questo punto prendete il frullatore ad immersione e passate il tutto fino ad ottenere un succo bello denso simile a crema senza pezzi di pesca visibili. Versate nei vasetti e chiudete bene.
A questo punto avete due alternative:
Se pensate di utilizzare la crema a breve fate raffreddare i vasetti e poi riponeteli in frigo, dureranno senza problemi per almeno 1 mese. Io li ho sempre finiti prima quindi non so se possano durare un po' di più.
Se invece volete conservarla a lungo dovete pastorizzare i vasetti facendoli bollire in una pentola. In questo modo dovrebbero durare almeno 8-9 mesi.
P.S. per evitare la contaminazione del prodotto io metto vasetti, coperchi, imbuto e mestolo nell'acqua bollente, dopodichè passo al microonde a massima potenza per 1 minuto solo i vasetti per asciugarli e prendo il tutto solo nel momento di utilizzarli. Si può utilizzare anche il forno normale ma bisogna portarlo ad alte temperature.
Il contributo calorico è medio basso e va calcolato per comodità non in gr. ma in ml.
un vasetto da 250 ml corrisponde a 250 calorie, ½ vasetto a 125 calorie.
10 commenti:
che bontà!
dovrei farla per mio figlio, che va matto per le pesche.
ma davvero si conserva così a lungo?
Si, sulla versione del frigorifero sono sicurissimo, sull'altra avevo qualche dubbio quindi per sicurezza sono passato da mamma per fare un assaggio di quella che aveva in dispensa lei, lavorata con il metodo della pastorizzazione: ottima, con tutto il sapore della pesca come appena fatto.
Allora? Qui va svelato il mistero..non manca giorno (o quasi) che io non passi di qua fremente e curiosa per leggere le tue ultime creazioni...ora vedo questa crema di pesche :-)...aaaaaah ora capisco, hai postato mentre io ero tra le braccia di morfeo da almeno 2 ore :-)
geniale il tuo sistema di sterilizzazione....bacione..posso?
Ciao Asa!
>mi vengono in mente solo i libri e i biscotti inzuppati nella crema di pesca
Da estimatore di abbinamenti biscotti/liquido-da-inzuppo devi svelarmi quali sono i tuoi preferiti con la crema di pesca! ;-)
Ma che bello il tuo blog... non lo conoscevo.
Ho con il sole lo stesso rapporto che hai tu, ma come te, quest'anno, non ho avuto voglia di nutrirmi dei suoi raggi. Cissà perchè poi. Tu li hai degnamente sostituiti vedo... questa crema ha il loro colore, è splendida.
Cosa stai leggendo?
@accantoalcamino
Per fare bene le cose mi ritrovo sempre a notte fonda, ma non è un problema, la mia mente è incredibilmente lucida durante la notte.
Al mattino ovviamente la nottataccia si sente.
Ricambio il bacio.
Lo spadellatore
Non sono mai stato un grande amante dei biscotti, e in linea di massima non mi piace inzupparli, preferisco mangiarli e bere a parte.
Ma l'inzuppo nella crema di pesca è un po' diverso, perchp mi consentiva di avvolgerli tutti in un modo peccaminoso.
I miei preferiti per questo gesto lussurioso sono dei semplici biscotti secchi molto leggeri della Piovesana, azienda della zona.
@(parentesiculinaria)
Mi fa piacere averti qui e ricambio di cuore la stima.
Letture?...
Suite Francese di Irène Némirovsky, L'amico Ritrovato di Fred Uhlman, La bambina silenziosa di Peter Høeg, Buoni genitori di Chiara Lalli, e poi un bel tomo che desideravo rileggere e che tenevo per le lunghe ore notturne: Il Signore degli Anelli di Tolkien.
Ciao! Lascio un commento rapido, ma tornerò a leggere il post!
Sono contenta che sei ripassato dal mio blog perché non ricordavo più il nome del tuo!! Ora mi sono aggiunta tra i seguaci così non mi perdo più!
A presto!
Ciao Asa, complimenti per la ricetta, io adoro le pesche e le mangio ultimamente a colazione con lo zucchero, ma le tue sono decisamente più golose ;)) passo da te anche perchè mi farebbe un'immenso piacere se partecipassi al mio nuovo contest a premi:
http://ricette-golose-e-light.blogspot.com/2010/09/contest-premi-cibo-bizzarro-made-in.html
Ti aspetto!
Ciao Asa, passo per un saluto ed ancora col sorriso sulle labbra per i tuoi commenti, meno male che ci sei ;-)
Perchè non partecipi al contest di Antonella (il luppolo selvatico) da me trovi il banner, a lei piacciono le ricette "raccontate", originali, fatte col cuore, le foto non hano importanza nè importa che l'autore sia "griffato", insomma quello che ci vuole per un tipo in gamba come te ;-)
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