"Un bocòn mì, un bocòn tì, un bocòn al càn , ham!"


filastrocca che mi raccontava nonna, armata di tazza e cucchiaio, per rendermi più dolci i bocconi del cibo che non gradivo

domenica 4 luglio 2010

Muffins cereali e lamponi

E' cominciato tutto con i muffins, questa mia avventura nel mondo del cibo, della cucina e, più tardi, con una cerca incoscienza tipica dei principianti, nel mondo dei food-bloggers, o almeno così mi piace far credere, giusto per darmi un tono, a mamma e alle sue amiche quando si stupiscono di questa mia dedizione verso i dolci in particolare. E' iniziato tutto con i muffins, dicevo, ma non era fame fisica quella che cercavo di riempire in quei momenti, non era nemmeno una voglia di sperimentare o di qualche forma di novità.
Stavo cercando di riempire un vuoto dentro che mi aveva lasciato come ricordo la persona che amavo allontanandosi definitivamente da me; la fine di un rapporto affettivo è come un piccolo lutto perchè, assieme a chi se và, si perde anche la parte di sè stessi che era nata e cresciuta all'interno della coppia.
E non importa, in quei momenti,  quanto si ha vissuto o quanta strada di deve ancora fare, il dolore è forte e fa male e il tempo che lo farà affievolire è ancora un concetto astratto lungi dal consolarci.
Avevo solo il desiderio di sentire ancora quelle mani che stringevano le mie, quegli occhi che mi guardavano adoranti e impertinenti, le labbra che si cercavano morbide, avide di baci infuocati, gli abbracci infiniti sui quali perdersi e ritrovarsi, i giochi scemi in cucina, ai fornelli, bisticciando sul fatto che qualcuno non stava mai attento a non sporcare e sull'altro che stava sempre lì a pulire. Mi mancava l'affetto e la dolcezza di quel rapporto, e cercavo qualcosa che mi aiutasse a distrami da quella mancanza, che fosse dolce, ma non troppo, perché avrebbe coperto eccessivamente l'amaro in bocca che sentivo e che sembrava essere l'unica cosa che ancora ci unisse. E' in quel momento che ho iniziato a sfornare muffins, a cercare la "ricetta perfetta", non quella filologicamente più corretta, ma quella che fosse più simile alla mia idea di muffin, al desiderio di quel preciso momento. Così, dopo una lunga operazione di addizioni e sottrazioni, avevo trovato la ricetta del cuore, un muffin di carote e nocciole con un retrogusto aromatico di arancia, con una vaga somiglianza d'aspetto alle più conosciute Camille di un noto operatore commerciale. Poi il tempo è passato, i mesi di notti insonni e i chili persi pure, il dolore affievolito ma non scomparso: ho incrociato alcuni siti culinari di cui non sospettavo nemmeno l'esistenza, mi si è aperto un mondo pieno di sorprese che non mi aspettavo e, improvvisamente, quei piccoli muffins mi sembravano poca cosa rispetto alle meraviglie che vedevo e ho smesso di farli, semplicemente. Forse è in quel momento che ho lasciato scivolare il dolore nel ricordo.
Da circa due mesi la mia vita è quasi del tutto concentrata sul lavoro e ho dovuto accantonare per forza alcuni svaghi, ma la cosa peggiore è che ho un po' trascurato anche l'alimentazione e questo è grave, perché quando non hai più vent'anni gli sgarri ti presentano il conto sotto varie forme: aumento di peso, piccoli malesseri persistenti, irritabilità e via via con una sequela di causa ed effetto che si trascina a catena.
Così ho deciso di riprendere in mano la situazione e di ricordarmi una regola essenziale: per alimentarsi bene bisogna prendersi il tempo necessario per organizzare i pasti, solo in quel modo si evita di aprire il frigo e la dispensa e mangiare la prima cosa che capita senza nessun criterio. E siccome io ai dolci non rinuncio meglio che mi prepari qualche dolcino sfizioso e poco calorico, così posso mangiarne due senza sensi di colpa e risultati negativi sulla bilancia.
Il giardino di mamma è invaso dalle piante di lamponi, che ora sono nel pieno della maturazione: l'anno scorso eravamo stati presi un po' alla sprovvista e tanti frutti sono andati buttati, quest'anno io ho deciso di pulirli bene e congelarli in vaschette, pronti per essere usati tutte le volte che voglio, mamma invece ha preparato un po' di barattoli di marmellata, mescolandoli a volte con le fragole: il mix è buonissimo e sfizioso.
Questa la mia ricetta.

Muffins cereali e lamponi

ingredienti (per 15-16 pezzi da 50-55 gr)

-280 gr. farina multicereali *
-100 gr. zucchero di canna
-250 ml. latte di mandorle
-1 uovo
-25 ml. olio di semi (3 cucchiai circa)
-2 tps lievito
-1 tps bicarbonato
- ½ cucchiaino di sale
-170 gr. lamponi





*farina multicereali: l'ho trovata qualche mese fa nel reparto dei prodotti biologici, nel mio solito giro alla ricerca di farine particolari da usare per i miei esperimenti con il pane. E' rimasta in stand-by per un po' di tempo fino a quando mi è venuta l'idea di usarla per fare i muffins. Quella che ho usato io fa parte della linea Frutto delle Macine ed è così composta: farina 0 integrale, farina di Farro integrale, farina di Segale integrale, farina d'Orzo integrale, farina d'Avena integrale e semi di papavero. E' un mix ricco di retrogusti ed è anche per questo motivo che ho usato poco zucchero, perché rischierebbe di alterarne le caratteristiche.
Se vi piacciono più dolci arrivate a 150 gr, ma eviterei di andare oltre, l'intento era quello di preparare dei muffins poco calorici.
Si lavora come il solito, in una ciotola i liquidi e in un'altra gli ingredienti secchi. 
Sbattete leggermente l'uovo, aggiungete il latte di mandorle, mescolate un po' e ultimate con l'olio di semi. Potete sostituire il latte di mandorla con il latte normale o fare metà e metà, il risultato sarà buono comunque. Il latte di mandorle ha però la caratteristica di dare all'impasto una morbidezza e un'umidità particolari, io l'ho scoperto per caso usando questo prodotto per la prima volta. 
Nell'altra ciotola setacciare la farina con il lievito e il bicarbonato, il sale e lo zucchero di canna che è più aromatico di quello bianco semolato. Unite gli ingredienti liquidi e mescolate piano senza lavorare troppo l'impasto, il tempo necessario per non vedere più la farina e ultimate con i lamponi, freschi o surgelati. Riempite i pirottini per ¾ e infornateli a 180° per 20-25 minuti o comunque fino a doratura. Io uso pirottini in silicone da circa 60 grammi e con queste quantità ne ottengo 15-16, che faccio cuocere in microonde con piatto crips-pizza per 5'+1' riposo e 1' per finire cottura e doratura. Una volta sfornati fateli raffreddare su una gratella. Si conservano per 4-5 giorni su una scatola a chiusura ermetica.
La particolarità di questi muffins sono il ricco retrogusto dell'impasto multicereali e il contrasto con la punta acida del lampone, una carezza calda con un pizzico di freschezza. Sono ricchissimi di fibre (cereali+lamponi)  e a basso contenuto calorico: il carico totale è di circa 1760 calorie che, divise su 16 muffins da circa 60 grammi l'uno danno un contributo calorico di 110 calorie a pezzo. Potete mangiarne 2 a colazione assieme al the/caffè o yogurt e a un frutto, oppure uno a pranzo o a cena come dolcetto, a seconda di come preferite.
E con questo il mio post-fiume è finito.

4 commenti:

accantoalcamino ha detto...

Buongiorno Asha, ieri sera avevo visto questo post in qualche blogroll ma non portava da nessuna parte...allora lo sta preparando, ho pensato, lui chè è così "preciso" di sicuro qualcosa non gli sarà andato bene...ed oggi eccoti qua, è vero il mondo è pieno di muffins, libri, blog, raccolte, ma c'è sempre qualcosa di nuovo da "inventarsi".
L'uomo ha questo di bello, secondo me, la capacità di reinventarsi e di reinventare.
Di convivere con un dolore "travestendolo" ..ma non troppo. Le pene d'amore hanno e trasmettono un'energia che riesce a far affiorare in noi ricchezze inaspettata.
I geni, i poeti, gli artisti non potrebbero esserlo senza quel velo di malinconia negli occhi, occhi che leggono nel cuore...e forse è proprio per questo che il velo di malinconia non vola via....certi cuori hanno le pagine vuote.
Ritorno in cucina e ti dico che dallo "zio" (rammenti?)trovo il riber nero, bianco, l'uvaspina ed i lamponi, potrei usare il fruttosio ed il latte di soia, anche se mi hai incuriosita con quello di mandorle.
Grazie per questo post, dolce e delicato...come solo tu sei essere buona settimana.

Gaia ha detto...

siamo in tanti ad ispezionari incuriositi gli scaffali delle farine, come se fossimo alla ricerca della figurina mancante: celo, manca, celo, celo...
;-)
un abbraccio e buona settimana!

Joshua ha detto...

Mi sa che dovrò provare :)

Unknown ha detto...

Buongiorno Asha,
Ti contatto tramite commento perché non ho trovato nessun altro modo per farlo.
Vorrei farti conoscere il servizio Paperblog, http://it.paperblog.com che ha la missione di individuare e valorizzare i migliori blog della rete. I tuoi articoli mi sembrano adatti a far parte di certe rubriche del nostro sito e mi piacerebbe che tu entrassi a far parte dei nostri autori.

Sperando di averti incuriosito, ti invito a contattarmi per ulteriori chiarimenti, domande o suggerimenti,

Silvia

Responsabile Comunicazione
Paperblog Italia
silvia@paperblog.com

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