Da qualche giorno aprendo il frigo sentivo un odore che non riuscivo a riconoscere, qualcosa comunque che stava andando a male. Ho pensato inizialmente che fosse stata la confezione di funghi champignon rimasta lì per troppo tempo, ma l'odore persisteva anche dopo averli terminati e eliminato il contenitore.
Ora di pranzo, apro il frigo per vedere se riesco ad avere qualche idea illuminante per preparare qualcosa che non sia troppo impegnativo. La zaffata è insopportabile e, volente o nolente, tempo o no, mi decido a ricercare il "cadavere in decomposizione". Il team di C.S.I. del distretto della Val Padana ha fatto presto a trovare la vittima che tra l'altro era proprio lì sotto gli occhi, anzi, ad altezza naso, in uno di quei scompartimenti dove si mettono le cose piccoline, piccoli contenitori, il burro, con le uova come vicine di pianerottolo.
Eccolo il cadavere, tutto bello gonfio, con il rigor mortis in fase avanzata, la bava alla bocca. Passato inosservato perché era un nuovo inquilino di quel frigo-condominio, arrivato un po' di tempo fa con l'idea di portare una ventata di novità: il LIEVITO DI BIRRA.
Scaduto.
Da un mese.
Non riesco a togliermi l'odore di dosso, di mangiare non se ne parla proprio, tanto la fame mi è passata del tutto, così decido, svuoto il frigo e lo pulisco a fondo anche se l'ho fatto poco tempo fa, e ne approffitto per eliminare tutte quelle cosine sul'ultimo ripiano, lì in soffitta, che so benissimo che sono andate, ma che , con la scusa che sono ben chiuse ogni tanto me ne dimentico. Via tutto, devo liberarmi di quell'odore nauseabondo.
Mi armo di spugna, detersivo apposito, aceto e acqua bollente, tiro tutto a lucido e ne approffitto per fare il punto della situazione della dispensa-frigo, alquanto desolante. Devo fare un salto da mamma a rifornirmi di verdure e altre uova, le due rimaste hanno assorbito attraverso il guscio l'odore di cadavere di lievito. Non avrei mai pensato che avesse un odore così sgradevole. Ed era ancora bello incellophanato, pensa se fosse stato aperto. Ok, non ho pranzato, ma vedere il mio frigo tutto bello bellissimo pulito e ordinato, anche se un po' vuoto, mi da' soddisfazione.
Ma passiamo alla ricetta, messa insieme con quello che avevo in frigo, ma il cui risultato mi ha lasciato piacevolmente sorpreso, e che ho preparato per la cena.
Zuppa di Cavolo Cappuccio Verde, con Carota, Yogurt all'Ananas e Spezie.
ingredienti per 2 persone (abbondante)
-Cavolo cappuccio verde circa 300 gr.tagliato a listarelle sottili
-1 cipolla bianca affettata sottile
-1 grossa carota tagliata a tocchetti non troppo piccoli
-1 vasetto di yogurt intero all'ananas , 125 gr
-mezzo litro di brodo vegetale
-zenzero in polvere, a piacere
-noce moscata (poca)
-sale e pepe q.b.
Fare appassire la cipolla in un po' d'acqua (olio se preferite) senza dorare, aggiungere le carote, il cavolo cappuccio e altre due dita d'acqua. Cuocere qualche minuto dopodichè versare lo yogurt e mescolare bene, unire lo zenzero e la noce moscata, amalgamare bene gli ingredienti e alla fine versare il brodo.Salare e pepare.
Coprire e cuocere per 20 minuti, oppure, come nel mio caso con metodo AMC , chiudere con coperchio Atmosfera, passare tutta la prima tacca e spegnere. Lasciare che l'indicatore torni alla partenza, sfiatare ed aprire. Passare il tutto con il frullatore ad immersione e impiattare. Volendo, abbinare con crostini di pane.
E' una zuppa poco calorica, un bel piatto pieno fornirà circa 100 calorie quindi possiamo toglierci lo sfizio di un po' di pane senza problemi. Ho visto in rete varie ricette per la zuppa di cavolo cappuccio, la maggior parte richiede tra gli ingredienti una grossa patata perché diventi più densa e corposa e l'uso di latte. Avendo terminato le patate ho optato per una grossa carota, e non volendo aprire una confezione di latte solo per usarne un bicchiere ho preferito provare l'abbinamento con lo yogurt all'ananas. Gli ha regalato quel tocco di dolce fruttato che mancava, le spezie poi hanno fatto in modo che il tutto evitasse di essere lezioso.
13 commenti:
Che bella ricetta, con le cose che avevi in frigo e complimenti per la pulizia... potessi farla io, sob ;(
Dai scherzo, domani arriva il frigo nuovo e manco lo devo pulire! Mi piace davvero tanto la tua zuppa, lo yoghurt all'ananas mi sa che ci sta proprio bene! Un saluto e grazie per la tua comprensione ;). A proposito dove vorresti andare?
@Iana
se dovessi seguire l'istinto ti direi Olanda (Amsterdam) o Germania, della quale mi incuriosisce da matti Berlino che non ho ancora visto, ma nell'eventualità anche Monaco che conosco e amo. Il mio cuore guarda verso nord, e se non soffrissi dannatamente il freddo, ti direi anche Svezia e Norvegia.
Se posso darti un consiglio congela i cubetti di lievito di birra
Al momento dell'uso ne metti uno in una tazza con acqua fredda, 1/2 cucchiaino di zucchero e 1 cucchiaio di farina, rimescolando di tanto in tanto... vedrai che si scioglierà perfettamente es i formerà, grazie alla farina, un composto cremoso e gonfio da aggiungere alla ricetta per cui è previsto il lievito...
Io faccio sempre così e non corro più il rischio di dimenticare il livito in frigo
E poi la tua zuppa mi piace moltissimo!!!
@Mammazan
Grazie del consiglio, mi è proprio utile, in questo modo non rischio nè di trovarmi senza lievito di birra nè di buttarlo perché scaduto.
Che bel colore ha questa zuppa, e che voglia di assaggiarla :) Ciao, piacere di fare la tua conoscenza:)
è una bella zuppa sopratutto sana, prendo anche io il consiglio di mamazan che ne sa sempre una in più
@sweetcook
grazie del commento, è un piacere anche per me fare la tua conoscenza. Il tuo blog è veramente "delizioso". Ho già addocchiato una ricetta per la cena, tortelli al vapore, così finisco un po' di rimasugli di verdure.
@Gunther
Mi è piaciuta perché è sana, semplice leggera e buona. Una delle cose più belle del rapporto con questa categoria di blogger, è la condivisione delle proprie conoscenze, io la trovo una cosa straordinaria, la nostra è quasi la versione moderna della diffusione del sapere che in tempi antichi si faceva attraverso i racconti orali. Non solo ricette,ma memorie personali e collettive, quindi cultura.
Buongiorno:) ti ho risposto sul mio blog riguardo la torta ma ti copio la risposta pure quì ^_^
Quando si versa il primo impasto (quello con le uova) nella farina a fontana si lavora impastando bene con le mani per giungere allo stesso risultato di una frolla "normale". A quel punto si mette in frigo avvolta da pellicola per un'ora. Passato questo tempo si divide l'impasto in due parti: una leggermente più grande dell'altra. Si stendono a forma di disco, con quella più grande si ricopre il fondo in modo da ricoprire parte delle pareti dello stampo. Si versa il ripieno sul fondo lasciando libero un cm circa dal bordo e si ricopre con il disco di frolla più piccolo facendo attenzione a pressare bene ai lati (cm lasciato libero).
Inoltre volevo ringraziarti per il commento ai rvioli al vapore: graie per i consigli che terrò cari la prossima volta che li preparo:)
Una buonissima giornata:D
@sweetcook
Grazie dei chiarimenti, sei stata gentilissima, ora mi è tutto più chiaro.
Ciao, sono Stefania ed è la prima volta che vedo il tuo blog. Mi piace il tuo modo di scrivere e ti invidio quando dici di non aver potuto mangiare. Io, da quando sono celiaca, invece, mangerei sempre e niente mi fa passare la fame, figuriamoci un piccolissimo cadaverino come il tuo! Comunque la tua zuppa mi piace anche per l'aggiunta di questo yougurt all'ananas e grazie a te (e a mammazan) adesso so come conservare il lievito!
A presto
Stefania
@fantasie
Cia Stefania, benvenuta e grazie del commento.
E' vero quello che dici, l'intolleranza al glutine da parte dei celiaci costringe a rinunciare a molti alimenti di uso anche comune, ed è sempre un terno al lotto organizzare i propri pasti in un modo equilibrato. Ho scoperto che ci sono in rete bellissimi blog su questo tema, tra cui il tuo, mi piace sbirciarli perché spesso mi danno lo spunto per sostituire gli ingredienti che si usano di più con altri meno conosciuti, trovo che sia una cosa positiva imparare a conoscere le opportunità d'uso di tutti gli ingredienti, poi ci penseranno il gusto personale e limitazioni alimentari a calibrare le scelte.
Anch'io sono più indirizzata verso nord...ma non tanto per il cuore, quanto per il cervello... ma si vedrà ;)
Buon week end!
già la leziosità, grande spauracchio =)
Non ho ancora mai provato l'ananas nel salato occidentale, lo so è una cosa da retrograda, mangio i fiori e non metto l'ananas nel piatto, mi sa che con questa zuppa mi convincerò a provare...
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