Ogni tanto, nei rari ritagli di tempo libero, sbircio velocemente qualche blog che amavo leggere e frequentare. Sembra passata una vita intera da quando riempivo questi spazi di ricette, parole e qualche brutta foto con assiduità, consapevole che a determinare il cambiamento avvenuto in seguito non sia stato solo la mancanza di tempo, ma piuttosto una serie di eventi che hanno influenzato sia il mio umore, sia il mio modo di consociare.
Il cibo e la cucina in generale hanno smesso di essere una delle mie voci espressive e mi sono allontanato poco a poco da quei piccoli riti che erano quasi diventati delle abitudini quotidiane: studiare approfonditamente sistemi di cottura e lievitazioni, cercare ingredienti che mi incuriosivano, passare un sacco di tempo nel reparto farine dell'iper alla ricerca della farina giusta per me o quella più strana.
E' come se tutto questo fosse passato in secondo piano, non dimenticato o rinnegato ma semplicemente messo a riposo in attesa di un momento più propizio, o di uno stato d'animo più favorevole.
E' in questo contesto che sono nate tutte le mie ultime ricette improvvisate, da uno stato d'animo particolare sommato ad una situazione a dir poco disastrosa delle scorte in dispensa o nel frigo; di solito succede così, mi salta una voglia matta di qualcosa di dolce o di salato e mi mancano un sacco di ingredienti base, così per forza di cose e per una sorta di sfida con me stesso cerco ti sfruttare quello che ho e soprattutto quello che è pericolosamente vicino alla scadenza; odio buttare il cibo.
E' nato tutto una sera, avevo una voglia matta di cioccolato, che solitamente non lo cerco particolarmente, e non avevo manco una cucchiaiata di nutella o qualche cioccolatino al latte disperso da qualche parte, soltanto un bel po' di cioccolato fondente, che odio appassionatamente, e del cacao in polvere.
Al cioccolato fondente dedicherò un'altra ricetta improvvisata prossimamente, chissà quando, il cacao in polvere non mi ispirava niente se non una tazza di cioccolato caldo che però non mi entusiasmava.
Avessi avuto delle uova avrei improvvisato una crema, pensai, e così tirai fuori un quaderno caduto nell'oblìo dove avevo appuntato qualche ricetta poco prima di andare ad abitare da solo, tanto tempo fa ormai.
Ricordavo di aver trascritto i consigli di mamma per una serie di creme da usare in un dolce chiamato Dolce Compromesso, che ha accompagnato molti momenti della mia infanzia; dosi a cucchiaio, una cosa che fino ad un anno fa mi avrebbe fatto venire l'orticaria, perchè volevo pesare tutto al grammo, ora ho iniziato a fregarmene un po', ma devo ancora decidere se è un bene o un male. Mancavano un po' di ingredienti ma la cosa non mi preoccupava, perché una serie di dettagli e l'esperienza fatta nel frattempo mi hanno fatto capire che avrei potuto benissimo sostituirli con degli altri, purchè seguissi un certo procedimento.
Per farla breve ho trovato un metodo per preparare velocemente un dolce poco impegnativo ma che soddisfa la voglia di coccola che il dolce richiama, con la possibilità poi di declinarlo in tanti modi a seconda degli ingredienti. Non da ultimo mi ha permesso di evitare di buttare mezzo contenuto del cartone del latte come spesso mi succedeva prima, perché se non lo uso nei dolci o nel purè di patate non lo uso in nessun altro modo, dal momento che non amo berlo puro.
Le dosi sono abbastanza personalizzabili, se amate le creme liquide mettete meno farina, se invece come me amate le creme solide, come budini, seguite le dosi a cucchiai abbondanti.
Crema di latte alla Melassa
- ½ litro di latte
- 3 cucchiai di zucchero
- 2 cucchiai di farina (scarsi per crema liquida, abbondanti per crema solida)
- 2-3 cucchiai di Melassa
- un pizzico di sale
-lamponi o frutti rossi a piacere
Prima di iniziare distribuite sul fondo delle tazze o delle cocottine una base di lamponi o di frutti rossi, vanno bene anche quelli surgelati, e teneteli da parte.
In un pentolino mescolate lo zucchero con la farina setacciata e un pizzico di sale, versate qualche cucchiaio di latte poco per volta, mescolate bene fino a fare assorbire gli ingredienti secchi ed ottenere una pastella senza grumi, versate lentamente anche il resto del latte e ponete sul fuoco a fiamma moderata.
Mescolate in continuazione per almeno 2 minuti in modo da intiepidire il latte, quindi versatevi i cucchiai di Melassa e mescolate bene per farla sciogliere. Il latte prenderà un bellissimo colore nocciola e un profumo morbido. Continuate a mescolare fino a ebollizione, spegnete e versate lentamente il tutto sopra i lamponi fino coprendoli del tutto con uno strato di crema almeno di 1-2 cm a seconda della misura del vostro contenitore.
lasciate raffreddare, ma io consiglio con queste temperature di consumarlo appena tiepido, 10 minuti saranno sufficienti.
Ero un po' titubante dell'abbinamento con i lamponi, la melassa mi ha sopreso perché il suo sapore spiccato è stato stemperato benissimo nel latte, ed è risultata migliore anche del succo d'acero che avevo usato precedentemente in un altro esperimento, un ingrediente che assomiglia molto alla melassa come sapore e che quindi potete usarlo come sostituto.
Non ero sicuro che l'accostamento con i lamponi potesse funzionare perché hanno due tipi di dolce diverso, più acido per i lamponi, più basico per la melassa e il latte. Il risultato invece mi ha sorpreso, sapori perfettamente amalgamati e soprattutto questo colore rosso sul fondo che accende la tonalità calda della crema con una nota di passione.
La mente è andata ad una sera di qualche anno fa, un piccolo tavolo apparecchiato per due con una grande foglia verde a fare da fondo e decorazione ai grandi piatti bianchi, e una miriade di piccoli cuori rossi sparsi nel tavolo. Mi pareva quasi di osservare la scena di un film, se non fosse per i due occhi chiari che mi guardavano amorevoli dall'altra parte del tavolo e mi hanno ricordato che anche quello è un frammento della mia vita ormai passato.
Ho riguardato la mia coccottina e ho deciso che, visto che nessun Valentino busserà alla mia porta questa sera, dovrò sacrificarmi a mangiare anche l'altra una volta che avrò fatto le foto.
Un caro abbraccio a tutti/e.